Sala de Peròn

Ovvero salita alla Thima Ciol de Sass per versante nord est. Sala de Peròn in clautano significa scala di pietra.

A volte sono le foto a darmi ispirazione ed è stata proprio questa di Jacopo a folgorarmi. Ho immaginato la giacitura degli strati del versante nord est della Thima Ciol de Sass come un'enorme gradinata e ho voluto salirla. Passa col mouse sulla foto per vedere il tracciato.

Nella cartina, in blu è evidenziato il tracciato della Sala de Peròn. Come si può evincere dalla cartina si tratta di una via che solo in alto, nei pressi della vetta, percorre la gradonata lungo la quale sale la via normale.

Il canalone che sale verso le gradonate lo si trova lungo l'ex CAI 391 ed è quello subito dopo alla lamiera e ha sempre portata d'acqua.

Entrati nel canalone si sale su belle placche fin alla confluenza della seconda gradonata che è caratterizzata da 3 grandi larici, il più alto con la punta stroncata.

La gradonata si restringe via, via per esaurirsi in parete; gli ultimi cinquanta metri sono di fatto una cengia espostissima, spiovente verso il vuoto e piena di detriti.

Pochi metri prima che la gradonata termini in parete, si trova una cengetta più alta, col tetto basso, che porta sullo spigolo. Qui c'è il più bel passaggio di tutta la salita: in piena esposizione, leggermente strapiombante, con maniglie rovesce, ma tutta roccia buona. Il breve passaggio permette di salire sul gradone successivo, il secondo della salita.

La testata del secondo gradone ha un'aria arcigna e poco collaborativa.

Ma prima che le rocce diventino insuperabili trovo questa spaccatura e salgo sulla gradonata seguente, la terza.

Anche la testata del terzo gradone pare insuperabile.

Trovo però un camino di una decina di metri che mi impegna parecchio, dato che la roccia non è proprio solida.

Ed è subito vetta.

Il M. Cornaget dalla Thima Ciol de Sass

Conclusioni: salita esaltante, con difficoltà di arrampicata in soli due tratti, ma continuamente esposta. La condizione da primo salitore costringe a scelte che badano alla ricerca dei passaggi più facili e non escludo, quindi, che le testate dei gradoni che io ho rifiutato possano riservare uteriori spazi di arrampicata.

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